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  1. Jan 2020
    1. soffrire
      1. a. ant. Reggere, sostenere: Di vil ciliccio mi parean coperti, E l’un sofferia l’altro con la spalla, E tutti da la ripa eran sofferti (Dante). b. Sopportare, tollerare, riferito a persone e a cose: sentiva e vedeva la presenzia di Cristo, con moltitudine d’angeli, la cui maestà egli non poteva sofferire (Fior. di s. Franc.), non era capace di reggere a essa; fin la vecchiezza, L’abborrita vecchiezza, avrei sofferto Con riposato cor (Leopardi); non posso s. la luce così violenta; ho lo stomaco delicato e non soffro l’aglio; amore e signoria non soffron compagnia (prov.).

      http://www.treccani.it/vocabolario/soffrire/

    2. un poco troppo ruvido.

      b. Aspro, duro di carattere, soprattutto nei modi esteriori: uomo, funzionario r.; da persona ruvida: maniere r. e spicce; è di modi r., ma ha un cuore d’oro; una risposta ruvida. c. Rozzo, incolto, non raffinato: Ennio ... cantò r. carme (Petrarca); Là tra la ruvida Folla spregiata ... (Giusti); Meglio la vita r. concreta Del buon mercante inteso alla moneta (Gozzano).

      http://www.treccani.it/vocabolario/ruvido

    3. Cospetto del diavolo

      In senso proprio, è usato solo nella loc. prep. al (o in, o nel) c. di qlcu., alla vista, alla presenza di qlcu.: al c. del padre || al c. di Dio, formula usata in giuramenti o come escl. In funzione di escl., di uso antiquato, esprime sorpresa o fastidio: cospetto!

    4. burlarmi

      burlare1 v. tr. e intr. [der. di burla] . – 1. tr. Fare oggetto d’una burla: b. il prossimo; non mi burli?; raggirare, ingannare: ci ha burlati tutti quanti. 2. intr. a. (aus. avere) Scherzare, celiare: cantava e burlava da mattino a sera (I. Nievo); dire o fare per scherzo: non burlo, parlo sul serio. b. Con la particella pron., burlarsi di ..., non far conto di una persona o d’una cosa, ridersene: burlarsi delle autorità, delle leggi; s’e burlato dei miei avvertimenti.

      http://www.treccani.it/vocabolario/burlare1/

    5. nello stato del Conte

      Il Marchese invidia lo statuto economico del Conte, dal momento che quest'ultimo è più agiato di lui. Il Marchese teme che il Conte possa conquistare prima di lui Mirandolina

    6. Eccellenza

      Titolo riservato al sovrano dell'età longobarda e franca fino al sec. XIV; in seguito, attributo degli ambasciatori e degli alti funzionari dello stato (abolito in Italia col decreto legge 406 del 28 giugno 1945), nonché degli arcivescovi, dei vescovi e degli alti prelati.

    7. verbigrazia

      verbigràzia locuz. [dalla locuz. lat. verbi gratiā, propr. «per citare una parola»]. – Per esempio; è parola d’uso ant. o letter. scherz. (scritta anche talora nella forma latina verbi gratia o verbigratia): negli ultimi tempi, gli uomini hanno perduto moltissime cose (verbigrazia l’amor patrio, la virtù, la magnanimità, la rettitudine) (Leopardi).

      http://www.treccani.it/vocabolario/verbigrazia/

    8. della vostra sorta

      Genere, specie: roba d'ogni s. || farne di ogni s., combinarne di tutti i colori | di s., in frasi negative, di nessun genere: senza pericoli di s.