- Jul 2022
-
-
dati geospaziali che possono essere divulgati con le caratteristiche di tipo aperto
sarebbe bello leggere qui una posizione che dice che se dai dati geospaziali HVD la Commissione definisce una lista con i dettagli precisi dei dati d'aprire, allora IGM si adeguta
-
società private che riusano i dati geospaziali
mi chiedo come questo può tracciare le evoluzioni dei dati che vengono riusati e redistribuiti Es. il dato viene importato in OpenStreetMap che è un ente no profit internazionale (suppongo quindi che non viene visto come società privata) e poi viene redistribuito come dato di OpenSteetMap .. e poi riusato da aziende
-
I set di dati devono essere resi disponibili per il riutilizzo:
credo sia necessario un requisito legato alla completezza dei dati e della garanzia del livello minimo di aggregazione. Es. numeri civici accompagnati da codice di avviamento postale limiti amministrativi al livello più dettagliato dell'amministrazione di rifeirmetno edifici che comprendano anche l'altezza ecc... Si trata di dettagli che fanno la differenza nel riuso
-
-
docs.italia.it docs.italia.it
-
9.2.2.3. GeoJSON¶
importanza codifica caratteri
-
utilizzata
"... meglio se fornendo il file .prj stesso"
-
9.2.1.2. JSON (JavaScript Object Notation)¶
fondamentale la questione encoding dei caratteri
-
9.2.1. Formati aperti per i dati¶
fondamentale che l'encoding usato per i caratteri sia una proprietà presente in qualsiasi foramto utilizzato
-
-
-
CC-BY, prodotte dall’omonimo movimento internazionale (www.creativecommons.org) secondo diverse versioni successive; nella versione attuale (4.0), consente al licenziatario di condividere e modificare, per qualsiasi finalità, con la sola restrizione dell’attribuzione al licenziante. A differenza di precedenti versioni, le condizioni si applicano anche con riferimento ai diritti “sui generis» e l’attribution implica il richiamo di fonte, copyright etc nella misura richiamata dal licenziante e può essere assolta in ogni forma “ragionevole”. Vieta inoltre l’apposizione di restrizioni ulteriori, anche di natura tecnologica e richiede indicazione delle modifiche;
farei comunque anche presente la questione della gestioen del DRM http://mirrors.creativecommons.org/drafts/by_4.0d3.html#s2a3
-
diverse dall’obbligo di citare la fonte
l'obbligo comunque può essere fatto in maniera che non sia restrittivo nel riuso
-
-
docs.italia.it docs.italia.it
-
accuratezza (sintattica e semantica) - il dato, e i suoi attributi, rappresenta correttamente il valore reale del concetto o evento cui si riferisce; coerenza - il dato, e i suoi attributi, non presenta contraddittorietà rispetto ad altri dati del contesto d’uso dell’amministrazione titolare; completezza – il dato risulta esaustivo per tutti i suoi valori attesi e rispetto alle entità relative (fonti) che concorrono alla definizione del procedimento; attualità (o tempestività di aggiornamento) - il dato, e i suoi attributi, è del “giusto tempo” (è aggiornato) rispetto al procedimento cui si riferisce.
concordo sull'importanza di queste caratterisitche, propongo comunque di permette il rilascio di dati anche incompleti di queste caratteristiche, chiedendo però di specificare i problemi e di chiedere di favorire il dialogo Qui si potrebbe anche valutare l'uso di licenze di tipo condivisione allo stesso modo come la ODbL facendo presente che, una volta risolti i problemi poi il dato viene rilasciato con una licenza meno restrittiva. (forse complesso come scenario)
-
-
docs.italia.it docs.italia.it
-
5.2. Richieste di riutilizzo¶
propongo un paragrafo 5.2.1 Richiesta di riutilizzo di open data con licenze incompatibili Questa sezione dovrebbe dare una linea guida su come comportarsi nei tre casi: - rilascio in CC0 => nessun problema - rilascio con licenza di attribuzione => dichiarare che si può cambiare la modalità di attribuzione a patto che ci sia uno spazio che permette di risalire alla sua sorgente. Nel caso poi di ulteriori restrizioni (come DRM previsto da CC-BY 4.0) si accettano forme analoghe di restrizione anche se diverse [queste osservazioni sono per permettere il riuso in OpenStreetMap) - caso di licenze di condivisione allo stesso modo qui è necessario dialogo fra le parti
-
L’apertura dei dati può essere un’operazione conseguente anche ad una esplicita richiesta da parte di un soggetto interessato
attenzione ai casi (es OpenStreetMap e non solo) dove viene fatta richiesta di riutilizzo dei dati con licenza open data diversa o di poter avere il permesso di gestire le restrizioni in maniera diversa. Dal mio punto di vista questo dovrebbe essere un caso gestito a se con un suo paragrafo che delinea delle linee guida sui permessi di riutilizzo di dati aperti con restrizioni sulle licenze. Al momento ci sono diversi casi simili in Italia
-
-
docs.italia.it docs.italia.it
-
stai rilasciando i dati di cui possiedi la proprietà accompagnati da una licenza?
estendere dicendo "e del rispetto dei vincoli richiesti anche dalle licenze open data risolvendo eventuali problemi di gestione delle attribuzioni e di modalità di rilascio?"
-
dati mashup, cioè dati provenienti da diverse fonti e soggetti a operazioni di integrazione.
qui penso sia necessario verificare di avere tutti i permessi per farlo Si vedono sempre pìu dataset rilasciati con coordinate ricavate da geocoder senza andare a vedere i termini di riuso se permettono poi di ridistribuire i dati come open data.
-
-
docs.italia.it docs.italia.it
-
Nella licenza ODbL definita come “eventuali termini o misure tecnologiche presenti nel Database, in un Database Derivato, o in tutto o in parte sostanziale dei contenuti che alterano o limitano i termini della Licenza”, intesa, quindi, come divieto di imposizione salvo possibilità di lasciare copia aperta. Nella licenza CC-BY definita come “misure che, in assenza di apposita autorità, possono non essere eluse ai sensi di leggi che adempiono agli obblighi di cui all’articolo 11 del Trattato WIPO sul diritto d’autore adottato il 20 dicembre 1996, e/o accordi internazionali simili”, intesa quindi come divieto di imposizione senza alternative
piccola nota: questo è anche uno dei motivi per cui non c'è compatibilità fra CC-BY 4.0 e ODbL
-
-
docs.italia.it docs.italia.it
-
le presenti Linee Guida non si applicano ai documenti:
anche se forse è superficiale, in ogni caso rimarcherei qui quanto scritto nel'articolo 5 della legge sul diritto d'autore dove - nei fatti - si dichiara che atti e documenti della pubblica amministrazione sono in pubblico dominio. Credo sia un passaggio importante e chiarifichiatorio in quanto spesso si mettono licenze (aperte o meno) su questa categoria di documenti dove non `è necessario
-