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- Sep 2017
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sisma2016.gov.it sisma2016.gov.it
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Una ulteriore caratteristica peculiare dell’area del Centro Italia èpoi il rapporto, molto inferiore alla media nazionale, tranumero di abitanti e entità delpatrimonio immobiliare che è caratterizzato dalla presenza di numerosissime seconde case di proprietà di famiglie che,negli anni,hanno abbandonato i territori e che li ripopolano esclusivamente nei periodi di vacanza.
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Ancora, il numerodegli edifici coinvolti nei primi dueeventi non nemmeno paragonabilecon il numero di edifici coinvolti nel terzo;in questo senso basti pensare cheil numero degli edificisottoposti a controllo nella Regione Emilia Romagna risulta di 3950217mentre il numero di unità immobiliari coinvolte nel sisma del Centro Italia è
Confronto errato, nel caso dell'Emilia Romagna si fa riferimento ad edifici mentre nel caso del centro Italia a unità immobiliari (appartamenti) Secondo ISTAT nel cratere del centro Italia ci sono 341.449 unità immobiliari ad uso residenziale mentre gli edifici residenziali sono 162.991
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Gli edifici coinvolti sono 185.541,di cui 162.991 hanno destinazione residenziale: complessivamente si tratta di 340.000 abitazioni, il 30% delle quali(contro il 23% nazionale) sonovuote o occupate da non residenti.
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Anche dal punto di vista della collocazione delle abitazioni l’area del cratere risulta più problematica della media nazionale: le case sparse rappresentano il 15% in Umbria, il 24% nelle Marche, il 6% nelLazio ed il 7% in Abruzzo,contro una media nazionale del 12%; il17% è collocato nei cd. “nuclei abitati”,contro un 6% nazionale; pertanto se la media italiana degli edifici localizzati all’interno dei centri urbaniè dell’82%,nel cratere tale percentuale scende al 66%.
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