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  1. Dec 2020
    1. Sed subtilius perscrutandum est cur tot flagella pertulit, qui tantam virtutum custodiam sine reprehensione servavit

      L'espressione 'Sed subtilius perscrutandum est' indica una prassi molto comune nell'esegesi biblica di Gregorio Magno, vale a dire quella di trattare il medesimo argomento o versetto biblico su più livelli, procedendo per gradi che non rispettano necessariamente il classico iter dei sensi della Scrittura. Se, in questo caso, il paragrafo precedente ruotava intorno a un generico possesso, da parte di Giobbe, di virtù praticate in momenti di tranquillità ma rese note ai più perché manifestate anche nella tribolazione, la parte iniziale del terzo capitolo della praefatio dei Moralia in Iob si propone di approfondire tale argomento esaminando subtilius il motivo alla base delle sventure abbattutesi su Giobbe, uomo virtuoso.